mercoledì 5 aprile 2017

Sabato 1 Aprile 2017 - Ascoltiamo 'La mia orchestra, che banda!'



Ascoltiamo La mia orchestra, che banda!, cioè il libro pubblicato da Simone Puggelli in questo 175mo Anniversario dell’Orchestra Chiti, è il titolo dell’evento culturale svoltosi nella Sede dell’Associazione sabato 1 Aprile u.s., a partire dalle ore 16.
Si potrebbe equivocare che si sia trattato di una mera pubblica lettura. No!
È stato invece un piacevole pomeriggio trascorso ad ascoltare musica, o meglio brani musicali accennati o ampiamente citati nell’opera, con l’insostituibile commento dell’Autore che, maestro di musica, ha fornito talora anche le opportune spiegazioni di carattere tecnico.
Libro alla mano, il pubblico presente ha potuto rileggere pagine che si potevano pienamente apprezzare col supporto audio di più o meno celebri esecuzioni orchestrali, in primis il quarto tempo della Nona Sinfonia di Beethoven diffusamente commentato da pag. 209 a pag. 216 con le emozioni a suo tempo suscitate nell’animo del Maestro.
Non potendo per motivi tecnici postare la ripresa di questa parte, diamo qui testimonianza dell’evento attraverso tre video…
Il primo si riferisce al cap. 5 (Tutta un’altra musica) che riporta un episodio occorso al maestro Angelo Iuorno durante una prova nella quale gli strumentisti della Chiti, a sua insaputa, gli suonarono gli auguri di buon compleanno al posto del previsto pezzo tratto da West Side Story: a tal riguardo l’Autore ha dovuto profondersi anche in una dimostrazione pratica con l’ausilio della pianola per far capire al pubblico, … quello più profano (come il sottoscritto), in che cosa consiste un accordo di quarta eccedente che poi si risolve in una quinta!
Il secondo (con riferimento a pag. 135 – cap. 16: Il pullman dei desideri) è uno spezzone tratto dal film “I figli del deserto” in cui  Stanlio e Ollio suonano con l’ukulele e cantano la canzone “Honolulu baby”.
Il terzo, infine, riguarda il cap. 25 ( C’era una volta il cinema ): presenta una serie di spezzoni di film proiettati al Castello dell’Imperatore il 24 luglio 2015, mentre la ns. Orchestra eseguiva dal vivo, in sincronia con le immagini, le relative colonne sonore, in uno spettacolo organico ed originale, organizzato in ordine cronologico per generi cinematografici.
Come in quell'occasione le riflessioni dell’Autore/trombonista si concludevano per iniziare a suonare nello spettacolo, così in tono pacato è terminato l’evento con riferimento alle ultime parole di quel capitolo, che fanno risaltare la capacità evocativa ed emozionale della musica e del suo linguaggio universale: “È bene che sia la musica a concludere la serata, perché non si sciupano con le parole le emozioni create dalla musica.