"La Chiti per Prato: in concerto per i suoi 180 anni di musica (1842-2022)": è questo il titolo scelto per il concerto / spettacolo gratuito che ha avuto luogo nel Teatro Politema Pratese venerdì 23 dicembre a partire dalle ore 21. La stessa nascita della Banda, nel 1842, fu legata infatti alla volontà, poi sancita nello Statuto del Sodalizio, di diffondere la cultura e la passione per la musica con l'esecuzione di brani, che potessero piacere alla gente, nelle vie e piazze della città.
In questi 180 anni a portare avanti la fiamma dell'amore per la musica, per trasmetterla alle generazioni successive come tanti tedòfori, si sono susseguiti tanti "musicanti" e ci sono oggi i nostri Orchestrali. Fra tutti nell'occasione si è ricordato in particolare il Maestro Edoardo Chiti, deceduto nel 1922, non solo per il Centenario della morte, ma soprattutto per il ruolo che ebbe nella realizzazione dei notevoli progressi musicali del complesso nei suoi 48 anni di Direzione (dal 1868 al 1916): 2° posto nei concorsi regionali di Montecatini nel 1911 e di Pescia nel 1914; in virtù di questi meriti la Banda di Prato prese da lui la denominazione ufficiale di "Banda CHITI".
E si è ricordato anche il ventesimo anniversario di direzione dell'Orchestra da parte del Mo. Leonardo Gabuzzini, tanto che il programma della serata si è sviluppato con riferimento specifico al repertorio degli ultimi quattro lustri.
Come in uno spettacolo che sia veramente tale, a presentare la scaletta sono stati due attori della compagnia amatoriale "Chi_ti recita", Francesca Baldanzi e Alessandro Diddi, sotto la regia della prof.ssa Grazia Valentini.
Dopo l'esecuzione dell'Inno a Carlo Alberto a sipario inizialmente chiuso, i due presentatori hanno annunciato quale sarebbe stato il filo conduttore della prima parte: musiche di spettacoli cittadini, cui l’Orchestra partecipò attivamente pur non avendone l’onere dell’organizzazione, e poi di operette allestite dalla CHITI e dal suo gruppo teatrale amatoriale, nato nel 2014.
Quest'ultima è stata diretta dal Vice Direttore, Mo. Simone Puggelli, che ne aveva curato personalmente l'arrangiamento, come pure il Minuetto dall'ottava sinfonia di Beethoven, un brano che ha riportato alla tradizione bandistica della CHITI, ricca di trascrizioni di opere liriche e sinfoniche. Per questo durante la sua esecuzione sono state fatte scorrere le immagini di foto della Banda dall' Ottocento (immagine iniziale del Mo. Venceslao Bonicoli) a tutto il Novecento, quando Prato divenne provincia.
Dopo il breve discorso del Presidente dell'Associazione e la consegna di una targa al violinista Gandolfo Gentile per la generosità dimostrata in occasione della ristrutturazione della Sala Prove e per la dedizione, come musicista, nella sua pluridecennale attività di orchestrale, è stato il momento dell'arrivo del graditissimo ospite, la cui storia musicale e artistica è intrecciata con quella della Chiti fin dalla sua adolescenza: il tenore Riccardo Buoncristiani. Quando aveva una quindicina d'anni iniziò a cantare con la Chiti; anzi - come ha ricordato in privato - la sua prima volta ufficialmente fu in occasione di un concerto nel palazzo della neonata Provincia!
Il famoso tenore pratese, trasferitosi in provincia di Lucca, ha cantato, con l'accompagnamento dell'Orchestra, "Tu ca nun chiagne" di E. De Curtis e "Nessun dorma" dalla TURANDOT di G. Puccini, fra vere e proprie ovazioni che si sono levate dal pubblico!
Il concerto è proseguito col repertorio musicale rinnovato dopo la trasformazione definitiva da Banda a Orchestra, completata dal Mo. Angelo Iuorno nell’ultimo decennio del secolo scorso: includendo quindi anche gli stili del Novecento, come jazz,
swing, e le colonne sonore del cinema. Si sono così susseguiti, senza interruzioni, brani di Stevie Wonder, Duke Ellington (Satin Doll), Perez Prado, Marcel Louiguy (Ciliegi rosa), Astor Piazzolla (Libertango), Moisés Simons (El manisero) e, poi, colonne sonore del cinema eseguite in sincronia con la proiezione di immagini e spezzoni dei relativi film: Canzoni d'amore nel cinema, La la land, The Mission e Pirati dei Caraibi.Il risultato è stato veramente entusiasmante e i commenti, sia a caldo sia poi sui social, del numerosissimo pubblico che aveva letteralmente riempito il teatro sono stati improntati a pieno appagamento sia per la qualità e varietà delle esecuzioni, sia per la fluidità con cui procedeva lo spettacolo, sia per l'ottimo risultato del connubio fra musica e immagini e fra orchestrali giovani ed adulti, in un crescendo di emozioni che sprigionavano energia positiva.
Di tale entusiatico calore ha dato atto il Presidente, rivolgendosi al pubblico per la
fervida partecipazione che ha interagito sicuramente con l'Orchestra tanto da permetterle di dare il meglio di sé. Ha poi esteso il ringraziamento a tutti coloro che in vario modo e misura hanno contribuito alla riuscita dell'evento: il Comune di Prato per il suo sostegno e contributo all'evento, la Provincia di Prato per il patrocinio, il Consiglio Regionale Toscano e ANBIMA per il sostegno "una tantum" 2022, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato per la sponsorizzazione di tutto il progetto "Orchestra della città" 2022, il CCAM, la Direzione del Politeama, i due Vicepresidenti Giancarlo Ricci e Attilio Baldanzi, già decennale Presidente del Sodalizio e insostituibile collaboratore, il Consiglio Direttivo tutto e la Commissione Artistica presieduta dal Mo. Daniele Iannaccone, il tecnico delle proiezioni Claudio Laudicina, i tecnici Michele e Ghigo, Stefania Nerini che cura la grafica di locandine e manifesti, il fotografo Paolo Pedelini, il cameraman Alessandro Colzi e i due presentatori sopra menzionati.Al termine sono stati invitati a salire sul palco anche il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che ha porto il suo saluto e sottolineato lo stretto legame fra la storia della città e quella della sua orchestra amatoriale, e il Mo. Roberto Bonvissuto, Presidente di ANBIMA Toscana, che si è detto felicemente sorpreso nell'assistere non a un normale concerto, ma ad un vero ed emozionante spettacolo.
In chiusura, nell'imminenza del Natale, il tenore Riccardo Buoncristiani ha cantato, con l'accompagnamento dell' Orchestra, "Adeste Fideles" e, su pressante richiesta del pubblico, ha concesso il bis di "Nessun dorma"
Anche l'Orchestra ha concesso due bis: "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli, cantato da Nadia Mastromartino e, con la simultanea proiezione di una serie di diapositive scattate da Attilio Baldanzi, "Odissea Veneziana" di G. Reverberi, a suggello di una magica serata veramente indimenticabile.
Sono qui sotto postati solo alcuni brani della prima parte, quelli ripresi da una delle telecamere.
- Inno a Carlo Alberto (da "Il Generale in città")
- Inno a Garibaldi (da "Il Generale in città"), Preludio 1 (da"Anno Domini 1512: Sacco di Prato crudelissimo"), Preludio 2 (da "La cicogna e il cigno, ovvero D'Annunzio in incognito")
- Tango (da "Ultimo giorno di scuola") e "Entrata di Ulisse e Stinchi" e "La canzone della rificolona" (da "L'Acqua Cheta")
- Suite da "La Giara"
- Minuetto (dall'ottava sinfonia di Beethoven)
- Tenore Riccardo Buoncristiani: "Tu ca nun chiagne" di Ernesto De Curtis e "Nessun dorma" dalla TURANDOT di Giacomo Puccini
Per vedere il Concerto completo pubblicato su YOUTUBE, sono inseriti QUI SOTTO i link della 1^ parte (fino all'esibizione del Tenore Riccardo Buoncristiani compresa) e della 2^ parte:
LINK - PRIMA_PARTE del CONCERTO (cliccare sul link seguente) https://youtu.be/r5zcxDeSh64
LINK - SECONDA_PARTE del CONCERTO (cliccare sul link seguente)
https://www.youtube.com/watch?v=up92JaOz0BI
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PROSSIMO APPUNTAMENTO
Domenica 1 gennaio 2023 alle ore 17
torna il
Concerto di Capodanno
nell'Atrio della Stazione Centrale,
dopo l'interruzione alla sua 16^ edizione (quella del 2020)
a causa della pandemia