“Novembre Rossiniano”:
l’evento culturale in Sede del 2018, organizzato quest’anno per celebrare la
ricorrenza del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, avvenuta il
13 Novembre 1868. …E non poteva essere altro che in questo mese!
Il merito, e il ringraziamento
precipuo, – oltre che all'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato che ha dato il suo Patrocinio e agli sponsor che sostengono le ns. iniziative: Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Conad Prato e Fondazione
Banca Alta Toscana - va
naturalmente all’ideatore e conduttore dell’evento, il Mo. Simone
Puggelli, appassionato e profondo conoscitore dell’opera del Maestro pesarese,
e a tutti i soci e musicisti (non solo della ns. Associazione) che si sono
prodigati per il successo della rassegna degli eventi che si sono succeduti per
tre sabati consecutivi (3, 10, 17 novembre) dalle ore 16.30.
Il
3 novembre si è iniziato con
“La Cenerentola di
Rossini”: il Mo. Simone Puggelli, trombonista dell’Orchestra, nonché direttore della
Scuola di Musica del Concerto Cittadino “
Chiti” e già Presidente e Direttore Artistico
dell’Associazione per molti anni, ha fatto una eloquente presentazione dell’opera
rossiniana nel suo complesso e de “
La Cenerentola” in particolare, dopo
una breve introduzione sull’opera buffa e sulla nascita degli intermezzi. Il
pubblico presente ha ricevuto, così, le spiegazioni necessarie per apprezzare appieno la visione del filmato, realizzato in versione ridotta con le parti più
belle dell’opera; il video è risultato ancor meglio fruibile grazie ai chiarimenti sulle “parti
tagliate” forniti direttamente dal narratore e all’ausilio di un libretto utile
a meglio seguire il testo, che i partecipanti hanno potuto tenersi in ricordo
della bella serata. L’incontro si è concluso, come quello del sabato successivo, con la
visita all’esposizione permanente della Sala Prove e con l’aperitivo
programmato.
Il
10 novembre
il tema ha toccato, invece, un po’ marginalmente Rossini, in quanto si è trattato di una
replica, ben accolta e gradita dai presenti, dell’evento
“Ascoltiamo la mia
orchestra, che banda!”, una lettura guidata dall’autore,
Simone Puggelli, di
pagine del libro
“La mia orchestra, che banda!” pubblicato nel novembre 2016 in
collaborazione con il Concerto Cittadino
Edoardo Chiti per festeggiare
il 175° anniversario dell’Associazione. Per mezzo di registrazioni audio,
filmati e anche qualche piccola dimostrazione eseguita dal vivo, il pubblico è
stato accompagnato ad una maggiore comprensione delle tante citazioni musicali di
cui il volume è ricco. Non sono mancati pertanto riferimenti e visione di
spezzoni di opere rossiniane, quali
L’Italiana in Algeri e
Il
Barbiere di Siviglia.
L’evento più vario, divertente e
coinvolgente, che ha oltremodo appagato gli spettatori senza far pesare la sua
durata (tre ore), è stato il terzo: “Suoniamo per Rossini”, del
17 novembre.
È stata una
esibizione di musica dal vivo, di gruppetti più o meno numerosi di musicisti
che hanno eseguito brani di tutte le epoche e dei generi più vari, talora con qualche
gag e comunque con
performance particolari secondo le personalità dei singoli e le caratteristiche di ciascun gruppo. Dell'
opera rossiniana sono stati presentati
tre brani: all'inizio
Il vecchiotto cerca moglie (da
Il Barbiere di Siviglia), poco oltre la metà
Le femmine d'Italia (da
L’Italiana in Algeri) e alla fine
A un dottor della mia sorte (da
Il Barbiere di Siviglia),
La serata è stata aperta, appunto col primo brano rossiniano, dall’orchestra giovanile del Concerto Cittadino "E. Chiti",
“Il Complessino”, diretto dal Mo. Gerardo De Muzio, che è il risultato di un laboratorio strumentale di musica
d’insieme, ormai al suo terzo anno di attività, aperto ai giovani
musicisti e completamente gratuito. Dopo
Il vecchiotto cerca moglie, il gruppo giovanile (
Irene Diana, Nadia Mastromartino, Gabriele Mascagni, Miriam Riggi, Martina Camuffo, Alice Laudicina, Maria Naldi e Giulia Bellini) ha suonato tre brani di colonne sonore cinematografiche:
L'ultima neve di primavera (dedicata dal Maestro alla moglie Monica),
Nuovo Cinema Paradiso e
Il Postino.
Il vecchiotto cerca moglie
L'ultima neve di primavera
Nuovo Cinema Paradiso
Il Postino
È stata poi la volta del
trio di musica degli anni '60, costituito da
Simone Puggelli, Piero Bettazzi e Ottavio Carlo Vitagliano, con due canzoni:
C'è una strana espressione nei tuoi occhi, del gruppo The Rokes, e
Diana (in versione italiana) di Paul Anka, dedicata quest'ultima dal Maestro Simone Puggelli alla moglie Sandra.
C'è una strana espressione nei tuoi occhi
Diana
Il "
trio ance e batteria" (
Pietro Borneo, Rocco Murante, Michele Del Vicario; e
Ottavio Carlo Vitagliano alla batteria ) ha eseguito
La Cumparsita,
Libertango e
Dondolando. Quest'ultimo brano, dedicato al compianto Mo. Giulio Gabbiani dal suo compositore (lo stesso
Mo. Michele Del Vicario) che lo ha dettagliatamente spiegato, ha richiesto l'accompagnamento anche di due tromboni (
Nadia Mastromartino e
Simone Puggelli).
La Cumparsita
Libertango
Dondolando
La successiva esibizione è stata quella del "
gruppo a corde", costituito da
Giuseppe Di Stefano (al mandolino) e due suoi colleghi,
Norma Di Mauro (alla chitarra) e
Federico Santini (al pianoforte), che ha presentato tre brani:
Oblivion di Astor Piazzolla e due,
Nero Fidelia e
Brass Impact, composti dallo stesso
Mo. Federico Santini per opere teatrali.
Nero Fidelia
È toccato poi al
gruppo Dixieland della Banda Borgognoni di Pistoia, formata dal ns. orchestrale
Mo. Tony Sammauro e sei musicisti della Banda pistoiese (
Filippo Brilli al sax,
Luciano Vannucci al trombone
, Luigi Pavesi alla cassa,
Michele Malavenda al rullante,
Gianni Mengoli al banjo e
Marzio Ciolini alla tuba): il loro repertorio, particolarmente vivace ed accattivante, comprendeva
When the Saints go Maching in di Luis Armstrong,
Swane (un brano che tradizionalmente costituiva per loro quasi una sigla di inizio serata) e
Lola del Duo Fasano.
When the Saints go Maching in
Swane
Lola
Subito dopo nel palinsesto ha trovato posto il secondo brano rossiniano,
Le femmine d'Italia (da
L’Italiana in Algeri) eseguito dal
duetto trombone e tromba dei
Maestri Simone Puggelli e Leonardo Gabuzzini.
Le femmine d'Italia
Il
Pinocchio è stato suonato dal "
quartetto sax e ottoni":
Tony Sammauro, Piero Bettazzi, Antonio Michi e
Giuseppe Riggi.
Pinocchio
Dopo scrupolosa introduzione sul trombone utilizzato (un esemplare moderno di trombone antico, tipico dei periodi rinascimentale e barocco) e sull'arrangiamento da lui realizzato per trombone e violino, il
Mo. Simone Puggelli ha eseguito insieme con la violinista
Alice Laudicina un
brano per cornetto e trombone del 1610, dell'organista milanese
Giovanni Paolo Cima.
Brano seicentesco
La cantante
Elisa Sammauro ha poi interpretato, con accompagnamento del padre
Tony alla tromba, due note canzoni:
Ragazza di Ipanema di Antonio Carlos Jobim e
Fly me to the moon.
Ragazza di Ipanema
Fly me to the moon
Il pezzo conclusivo,
A un dottor della mia sorte (da
Il Barbiere di Siviglia), è stato presentato dai
tre Maestri: i cantanti e "mimi/attori"
Gerardo De Muzio e
Simone Puggelli, con
Leonardo Gabuzzini al pianoforte; ed ha così degnamente e comicamente chiuso la rassegna, dedicata appunto al grande compositore ottocentesco di opera buffa.
A un dottor della mia sorte
A tutti i presenti sono andati i ringraziamenti ufficiali del presidente Attilio Baldanzi: al caloroso
pubblico, accorso numeroso per l'iniziativa che ha permesso di valorizzare la Sala Prove anche come spazio per piccoli spettacoli e concerti,
ai protagonisti, invitati ed orchestrali della "Chiti", che ci hanno rallegrato e in tal modo hanno fatto ulteriore propaganda musicale per l'Associazione, ed in particolare al
Mo. Gerardo De Muzio, che ha ricevuto e sta portando avanti con entusiasmo il gravoso onere di tenere uniti nel "Complessino" e formare quei giovani che rappresentano già il presente ma soprattutto il futuro dell'Orchestra, al
Mo. Simone Puggelli che continua a ideare e portare avanti, come in questa occasione, iniziative artistiche che sono il vanto della ns. Associazione, al
Mo. Concertatore Leonardo Gabuzzini che, mettendo a disposizione le proprie competenze musicali, permette settimanalmente agli strumentisti di esercitarsi nella Sala e di dare il meglio di sé.
E per finire in atmosfera di goliardica allegria, è stato attaccato e cantato, con partecipazione divertita del pubblico, un pezzo tradizionalmente utilizzato, nelle trasferte in pullman, per creare la giusta atmosfera di spensierata sodale amicizia: "
Che mangerà la sposa...", prima di spostarsi nella stanza della Segreteria per un piccolo
rinfresco, preparato dalle donne della
Chiti, pròdromo di un più sostanzioso pasto, riservato ai soci,
sabato 1° dicembre verso le
ore 20 presso la
sede degli Autieri.
Ritornando alla tradizione, la
Cena Sociale si svolgerà appunto in tale data dopo il
Concerto di Santa Cecilia, che si terrà lo stesso giorno a partire dalle
ore 17.30 nel
Salone dei Concerti
della Scuola Comunale di musica "G. Verdi" (in via Santa Trinita, 2), come conclusione dell
' Autunno Musicale della CHITI, e che avrà
in repertorio anche una fantasia di un’opera di Rossini, come la vecchia Banda ne suonava in
gran numero un tempo.