“Suoniamo per Santa Cecilia…in un’atmosfera del tipo ’si fa un po’ di musica tra
amici e poi si prende un aperitivo’ “: questo lo spirito con cui si è
svolto il terzo ed ultimo evento del novembre musicale, che da qualche anno la
CHITI dedica all’attività fondante e caratterizzante dell’Associazione,
conforme a quanto progettato ed espresso dal suo ideatore e vera colonna
portante della serata, il Mo. Simone Puggelli.
E quella iniziata
nella ns. Sede alle ore 16.30 di sabato 23 u.s. è stata proprio una bellissima
serata, passata in allegria, condotta in modo informale divertendosi e facendo
divertire, aggregati nei gruppi più vari che si sono esibiti in una sorta
di quella che i latini etimologicamente in poesia chiamavano “satura”, con
la più grande varietà stilistica e tematica.
L’evento fa parte integrante del progetto “La Chiti orchestra della città 2019”, di cui sono sostenitori gli sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Fondazione Banca Alta Toscana, ai quali rinnoviamo la ns. gratitudine.
L’evento fa parte integrante del progetto “La Chiti orchestra della città 2019”, di cui sono sostenitori gli sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Fondazione Banca Alta Toscana, ai quali rinnoviamo la ns. gratitudine.
Dopo l’introduzione
e presentazione di Simone, che allo scopo si è avvalso anche della
lettura di pag. 59 del suo libro LA MIA ORCHESTRA, CHE BANDA! pubblicato
nel novembre 2016, e dopo l’intervento
del Presidente, Attilio Baldanzi, che proprio nella volontà di
stare e suonare insieme e nel volersi bene ha individuato e ribadito lo spirito
che anima l’Orchestra e che porta i suoi strumentisti a ritrovarsi settimanalmente
nella stessa sala ogni giovedì a provare vecchi e nuovi brani, sono iniziate le
performance con il Complessino.
L’Orchestra
Giovanile, diretta dal suo Maestro, Gerardo De Muzio, si è
mostrata all’altezza del complesso maggiore eseguendo per la prima volta tre
brani in sincronia con le immagini di tre spezzoni cinematografici tratti dai
relativi film ed appositamente creati per l’occasione: L’ultima neve
di primavera, La vita è bella, La bella e la bestia.
L'ultima neve di primavera
La vita è bella
La bella e la bestia
Meritatissimi sono stati, pertanto, gli applausi che, oltre
naturalmente al Maestro, sono andati ai suoi componenti presenti nella
circostanza: Irene Diana (al violoncello), Alice Laudicina (al
violino), Nadia Mastromartino (al trombone), Gabriele Mascagni (al
sassofono) e Maria Naldi, Giulia Bellini e Irene Brancaccio (al flauto).
N.B.:
I tre spezzoni cinematografici tratti dai relativi film si possono
vedere integralmente, nell'esecuzione odierna del Complessino, in fondo a
questo stesso POST.

È stata poi la volta della Band di musica di insieme, formata da Romeo Saudella (al flauto), Piero Bettazzi (sax, chitarra e voce), Fabrizio Prussi (alla batteria), Enrico Bolognesi (alla chitarra) e Filippo Toccafondi (al basso). Il loro repertorio ha svariato da due brani del 1965 dei Beatles (In my life e Norvegian Wood) alla più celebre Bourrée di J.S. Bach (dalla Suite n. 1 per liuto ma resa nota al grande pubblico dal complesso dei Jetro Tull cinquant’anni fa) e alla canzone del 1971 Impressioni di settembre della Premiata Forneria Marconi (cantata da Piero).
In my life
Norvegian wood
Bourrée
Impressioni di settembre
Gerardo, con la sua voce di basso, successivamente ha cantato due brani lirici, opportunamente spiegati da Simone, prima, e dallo stesso Gerardo, poi: l’Ave Maria di F. Schubert e l’aria Un foco insolito tratta dall’opera Don Pasquale di G. Donizetti.
Ave Maria di Schubert
Un foco insolito (dal Don Pasquale)
Il duetto dei virtuosi
del plettro (Enzo Tarchiani al mandolino e Nedo Nesti alla
chitarra) ha magistralmente eseguito una fantasia costituita da Firenze
sogna e Non canta più Firenze e, di seguito, Serenata
Medievale.
Firenze sogna - Non canta più Firenze
Serenata medievale
Sono poi saliti
in cattedra i tre maestrini (Leonardo, Gerardo e Simone – due
trombe e un trombone). Dopo il classico pezzo universalmente conosciuto come Canone
di Pachelbel, hanno suonato un
altro arrangiamento giocosamente confezionato da Simone con motivetti
televisivi, vari per tematica (Eurovisione, sigle di cartoni animati,
pubblicità…) e stile (valzer, tarantella, marcetta…): Telejiingles,
diviso in due parti, al quale è seguito un artefatto scherzo scherzoso
ai danni di Gerardo (con la collaborazione del trombettista Antonio
Gelsomino e …dello stesso Gerardo!)
Canone
di Pachelbel
Telejiingles (1^ parte)
Telejiingles (2^ parte)
Non più andrai, farfallone amoroso
Con goliardica
allegra leggerezza è stata successivamente cantata da Simone (alla chitarra, …ceduta
in un secondo momento a Leonardo!) La balilla, una giocosa e
divertente canzoncina, da lui commentata con una frase che si può considerare
un po’ come quella che ha dato il la a tutto l’evento: “La musica è
una cosa seria. La fo seria per 364 giorni all’anno. Per Santa Cecilia mi
diverto!”.
La balilla
Per ultimi, - ma non certo ultimi per bravura! – si sono esibiti i
componenti del Chiti quartet, scherzosamente ribattezzati i Prostamol:
Enzo De Dominicis (alla tastiera
e alla fisarmonica), Alessandro Sanesi (alla chitarra), Fabrizio
Prussi (alla batteria) e Marco Puggelli (al basso).
Dopo che hanno eseguito Samba
Patì di Carlos Santana e More di Riz Ortolani, si è unito a loro in un
primo tempo Piero Bettazzi che ha cantato Mi manchi di Fausto
Leali, poi il trombettista Antonio Gelsomino che ha suonato e
cantato Historia de un amor.
Samba
Patì
More
Mi manchi
Historia de un amor

Oyo como va
È stato ovviamente concesso e così la celeberrima canzone di Celentano Azzurro
ha concluso l’evento, suonata da vari strumentisti e… cantata con grande
coinvolgimento di tutti i presenti, con battito a tempo delle mani che è
sfociato in un fragoroso e appassionato applauso.
Azzurro
Come da programma, ci sono stati, infine, la visita alla Sala,
guidata da Simone, e l’aperitivo alla Cena che per Soci e amici si è svolta tradizionalmente
dopo le ore 20 nei locali dell’ANAI di Prato…
Una cena gustosa ed abbondante che ha consentito di
concludere la giornata in festosa convivialità fra amici legati da analoga
passione per la musica e di brindare insieme ai nostri progetti sociali anche
per l’anno prossimo venturo.
Intanto per quest'anno sono in programma altri due concerti:
Brindisi sociale !
Quattro video di momenti della Cena
- Domenica 22 dicembre 2019, ore 21.15 – Concerto natalizio nella chiesa di Galciana.
- Mercoledì 1 gennaio 2020, ore 17.30 - 16^ edizione del Concerto di Capodanno nell'atrio della Stazione Centrale di Prato.
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Visione integrale dei tre spezzoni cinematografici, tratti dai relativi film, nelle esecuzioni sincroniche dell'Orchestra Giovanile del 23 novembre 2019:
L'ultima neve di primavera
La vita è bella
La bella e la bestia
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