Don Lolò… Zi’ Dima… in Val di Bisenzio !?!
E sentirli parlare in vernacolo
pratese?!...
No, non sono
meridionali, trapiantati in Toscana negli anni Cinquanta o Sessanta del secolo
scorso (quante calunnie e pregiudizi, allora
come ora, contro gli immigrati!). Sono invece i protagonisti dello spettacolo
andato in scena dalle ore 21.15 di sabato 16 giugno u.s. al Teatro Gabriele
D’Annunzio del Convitto Nazionale Cicognini, col patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura del Comune e della Provincia di Prato, per la
regia di Grazia Valentini.
Si è trattato della
rivisitazione della ben nota novella di Pirandello La Giara, che ha per
protagonisti appunto Don Lolò Zirafa, un prepotente proprietario terriero ricco
e taccagno, che teme di essere depredato della sua roba da tutti, e Zi'
Dima Licasi, da lui incaricato di riparare la sua bella giara nuova di zecca,
misteriosamente trovata spaccata in due parti perfettamente combacianti. Rimasto prigioniero dentro il recipiente, dove era entrato per stringere i
punti con fil di ferro, per l’ostinazione del padrone diffidente del mastice
miracoloso che secondo l’artigiano sarebbe stato più che sufficiente, il
conciabrocche rifiuta di risarcirlo in alcun modo. Per tornare libero, dovrebbe infatti essere rotto definitivamente lo ziro e
Zi' Dima preferisce restare dentro piuttosto che pagare; alla fine, in
preda alla rabbia per il danno e la beffa, Don Lolò si avventerà su di lui facendo rotolare a terra
e spaccare il coppo e liberando involontariamente l’avversario, che così avrà
partita vinta.
Sulla sua trama si è sbizzarrita la fantasia della stessa sceneggiatrice e regista, che si
è voluta comunque mantenere fedele alla poetica dello scrittore (e premio
Nobel) agrigentino, la poetica dell’umorismo. Il lato serio e tragico
della condizione umana è fuso alla comicità della situazione, accentuata da
espressioni, proverbi, modi di dire della tradizione pratese.
Ed in più c’erano balli (curati dalla
coreografa Francesca Baldanzi), canti, stornelli toscani, un repertorio di musiche
curato dai ns. Maestri Gerardo De Muzio, Leonardo Gabuzzini e Simone Puggelli.
Ad eseguirle è
stata chiamata la nuova realtà del Concerto Cittadino “E. Chiti”:
l’Orchestra Giovanile, diretta dal Maestro Simone Puggelli, che ha fatto il suo
vero e proprio debutto sostituendo egregiamente strumentisti e Maestro
Concertatore dell’Orchestra maggiore, impegnati invece come attori (debuttanti anch’essi, almeno 9 su 11, della
Compagnia amatoriale “Chi_ti recita”).
Personaggi e
interpreti, così come i nomi dei musicisti in erba (ma solo per la
giovane età, non
certo per le buone qualità dimostrate nell’occasione!), si
possono leggere sulla foto della locandina, postata a fianco …
Lo spettacolo è
stato veramente coinvolgente: il numeroso pubblico ne è uscito visibilmente
appagato, sia per le esecuzioni orchestrali e canore, sia per la recitazione,
sia per l’insieme dello scenario, costituito da costumi e attrezzi del mondo
rurale di inizio ‘900, dalla giara (costruita proprio dal fornaciaio
Giuseppe Riggi) e dal caratteristico sfondo di una corte di fattoria, allestito dal
ns. collaudato scenografo Alessandro Colzi.
Ed è stata proprio
una festa che, dopo i ringraziamenti del
Presidente (nonché Contadino) Attilio Baldanzi, alla regista, al
maestro concertatore, ad attori, musicisti, coreografa, scenografo…, alla
Scuola di Musica Artes e al suo direttore, Maestro Andrea Vitello, per
la preziosa collaborazione, e infine a Sponsor ed Enti patrocinatori, si è conclusa con
il festeggiamento, con tanto di torta e spegnimento della candelina, del
genetliaco del Padrone, don Lolò: il Maestro Leonardo Gabuzzini !
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Prossimi eventi della Prato Estate 2018
col Concerto Cittadino "E. Chiti"
col Concerto Cittadino "E. Chiti"
- Venerdì 6 luglio - ore 21.30: Concerto SWING nella Corte delle Sculture presso la Biblioteca Lazzerini.
- Venerdì 20 luglio - ore 21.30 nel Castello dell'Imperatore: “C’era una volta il film” - spettacolo di proiezioni con musica dal vivo in sincronia con le immagini.
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