“Novembre Rossiniano”:
l’evento culturale in Sede del 2018, organizzato quest’anno per celebrare la
ricorrenza del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, avvenuta il
13 Novembre 1868. …E non poteva essere altro che in questo mese!
Il merito, e il ringraziamento
precipuo, – oltre che all'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato che ha dato il suo Patrocinio e agli sponsor che sostengono le ns. iniziative: Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Conad Prato e Fondazione
Banca Alta Toscana - va
naturalmente all’ideatore e conduttore dell’evento, il Mo. Simone
Puggelli, appassionato e profondo conoscitore dell’opera del Maestro pesarese,
e a tutti i soci e musicisti (non solo della ns. Associazione) che si sono
prodigati per il successo della rassegna degli eventi che si sono succeduti per
tre sabati consecutivi (3, 10, 17 novembre) dalle ore 16.30.

L’evento più vario, divertente e coinvolgente, che ha oltremodo appagato gli spettatori senza far pesare la sua durata (tre ore), è stato il terzo: “Suoniamo per Rossini”, del 17 novembre.
Il Postino
C'è una strana espressione nei tuoi occhi
Diana
Il "trio ance e batteria" (Pietro Borneo, Rocco Murante, Michele Del Vicario; e Ottavio Carlo Vitagliano alla batteria ) ha eseguito La Cumparsita, Libertango e Dondolando. Quest'ultimo brano, dedicato al compianto Mo. Giulio Gabbiani dal suo compositore (lo stesso Mo. Michele Del Vicario) che lo ha dettagliatamente spiegato, ha richiesto l'accompagnamento anche di due tromboni (Nadia Mastromartino e Simone Puggelli).
La Cumparsita
Libertango
Dondolando
La successiva esibizione è stata quella del "gruppo a corde", costituito da Giuseppe Di Stefano (al mandolino) e due suoi colleghi, Norma Di Mauro (alla chitarra) e Federico Santini (al pianoforte), che ha presentato tre brani: Oblivion di Astor Piazzolla e due, Nero Fidelia e Brass Impact, composti dallo stesso Mo. Federico Santini per opere teatrali.
Nero Fidelia
Oblivion
Brass Impact
È toccato poi al gruppo Dixieland della Banda Borgognoni di Pistoia, formata dal ns. orchestrale Mo. Tony Sammauro e sei musicisti della Banda pistoiese (Filippo Brilli al sax, Luciano Vannucci al trombone, Luigi Pavesi alla cassa, Michele Malavenda al rullante, Gianni Mengoli al banjo e Marzio Ciolini alla tuba): il loro repertorio, particolarmente vivace ed accattivante, comprendeva When the Saints go Maching in di Luis Armstrong, Swane (un brano che tradizionalmente costituiva per loro quasi una sigla di inizio serata) e Lola del Duo Fasano.
When the Saints go Maching in
Swane
Lola
Subito dopo nel palinsesto ha trovato posto il secondo brano rossiniano, Le femmine d'Italia (da L’Italiana in Algeri) eseguito dal duetto trombone e tromba dei Maestri Simone Puggelli e Leonardo Gabuzzini.
Le femmine d'Italia
Il Pinocchio è stato suonato dal "quartetto sax e ottoni": Tony Sammauro, Piero Bettazzi, Antonio Michi e Giuseppe Riggi.
Pinocchio
Dopo scrupolosa introduzione sul trombone utilizzato (un esemplare moderno di trombone antico, tipico dei periodi rinascimentale e barocco) e sull'arrangiamento da lui realizzato per trombone e violino, il Mo. Simone Puggelli ha eseguito insieme con la violinista Alice Laudicina un brano per cornetto e trombone del 1610, dell'organista milanese Giovanni Paolo Cima.
Brano seicentesco
La cantante Elisa Sammauro ha poi interpretato, con accompagnamento del padre Tony alla tromba, due note canzoni: Ragazza di Ipanema di Antonio Carlos Jobim e Fly me to the moon.
Ragazza di Ipanema
Fly me to the moon
Il pezzo conclusivo, A un dottor della mia sorte (da Il Barbiere di Siviglia), è stato presentato dai tre Maestri: i cantanti e "mimi/attori" Gerardo De Muzio e Simone Puggelli, con Leonardo Gabuzzini al pianoforte; ed ha così degnamente e comicamente chiuso la rassegna, dedicata appunto al grande compositore ottocentesco di opera buffa.
A tutti i presenti sono andati i ringraziamenti ufficiali del presidente Attilio Baldanzi: al caloroso pubblico, accorso numeroso per l'iniziativa che ha permesso di valorizzare la Sala Prove anche come spazio per piccoli spettacoli e concerti, ai protagonisti, invitati ed orchestrali della "Chiti", che ci hanno rallegrato e in tal modo hanno fatto ulteriore propaganda musicale per l'Associazione, ed in particolare al Mo. Gerardo De Muzio, che ha ricevuto e sta portando avanti con entusiasmo il gravoso onere di tenere uniti nel "Complessino" e formare quei giovani che rappresentano già il presente ma soprattutto il futuro dell'Orchestra, al Mo. Simone Puggelli che continua a ideare e portare avanti, come in questa occasione, iniziative artistiche che sono il vanto della ns. Associazione, al Mo. Concertatore Leonardo Gabuzzini che, mettendo a disposizione le proprie competenze musicali, permette settimanalmente agli strumentisti di esercitarsi nella Sala e di dare il meglio di sé.
E per finire in atmosfera di goliardica allegria, è stato attaccato e cantato, con partecipazione divertita del pubblico, un pezzo tradizionalmente utilizzato, nelle trasferte in pullman, per creare la giusta atmosfera di spensierata sodale amicizia: "Che mangerà la sposa...", prima di spostarsi nella stanza della Segreteria per un piccolo rinfresco, preparato dalle donne della Chiti, pròdromo di un più sostanzioso pasto, riservato ai soci, sabato 1° dicembre verso le ore 20 presso la sede degli Autieri.
Ritornando alla tradizione, la Cena Sociale si svolgerà appunto in tale data dopo il Concerto di Santa Cecilia, che si terrà lo stesso giorno a partire dalle ore 17.30 nel Salone dei Concerti della Scuola Comunale di musica "G. Verdi" (in via Santa Trinita, 2), come conclusione dell' Autunno Musicale della CHITI, e che avrà in repertorio anche una fantasia di un’opera di Rossini, come la vecchia Banda ne suonava in gran numero un tempo.
A un dottor della mia sorte
A tutti i presenti sono andati i ringraziamenti ufficiali del presidente Attilio Baldanzi: al caloroso pubblico, accorso numeroso per l'iniziativa che ha permesso di valorizzare la Sala Prove anche come spazio per piccoli spettacoli e concerti, ai protagonisti, invitati ed orchestrali della "Chiti", che ci hanno rallegrato e in tal modo hanno fatto ulteriore propaganda musicale per l'Associazione, ed in particolare al Mo. Gerardo De Muzio, che ha ricevuto e sta portando avanti con entusiasmo il gravoso onere di tenere uniti nel "Complessino" e formare quei giovani che rappresentano già il presente ma soprattutto il futuro dell'Orchestra, al Mo. Simone Puggelli che continua a ideare e portare avanti, come in questa occasione, iniziative artistiche che sono il vanto della ns. Associazione, al Mo. Concertatore Leonardo Gabuzzini che, mettendo a disposizione le proprie competenze musicali, permette settimanalmente agli strumentisti di esercitarsi nella Sala e di dare il meglio di sé.
E per finire in atmosfera di goliardica allegria, è stato attaccato e cantato, con partecipazione divertita del pubblico, un pezzo tradizionalmente utilizzato, nelle trasferte in pullman, per creare la giusta atmosfera di spensierata sodale amicizia: "Che mangerà la sposa...", prima di spostarsi nella stanza della Segreteria per un piccolo rinfresco, preparato dalle donne della Chiti, pròdromo di un più sostanzioso pasto, riservato ai soci, sabato 1° dicembre verso le ore 20 presso la sede degli Autieri.
Ritornando alla tradizione, la Cena Sociale si svolgerà appunto in tale data dopo il Concerto di Santa Cecilia, che si terrà lo stesso giorno a partire dalle ore 17.30 nel Salone dei Concerti della Scuola Comunale di musica "G. Verdi" (in via Santa Trinita, 2), come conclusione dell' Autunno Musicale della CHITI, e che avrà in repertorio anche una fantasia di un’opera di Rossini, come la vecchia Banda ne suonava in gran numero un tempo.
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